Sotto la definizione di Partial Extraction Therapy (PET) sono raggruppate e le varie tecniche sviluppate per salvaguardare il trofismo di una porzione di radice di denti irrecuperabili dal punto di vista ricostruttivo ma validi dal punto di vista parodontale.
La standardizzazione del protocollo (Gluckman 2017), ha consentito ai clinici di applicarla regolarmente e i risultati sono documentati in maniera più rigorosa, ottenendo importanti gradi di successo.
Con l’applicazione delle PET è possibile preservare la compagine ossea alveolare in elementi dentali non recuperabili, destinati ad estrazione ed a ripristino protesico o implantoprotesico, permettendo un mantenimento ottimale del supporto parodontale, sia in senso verticale sia in senso orizzontale. Tali tecniche possono essere coniugate con altre metodiche di preservazione crestale. È possibile anche preservare la papilla interdentale conservando porzioni mesiali o distali delle radici da estrarre.
L’inserimento implantare post estrattivo immediato, se la tecnica è scrupolosamente pianificata, correttamente ed abilmente eseguita, è accompagnato da alta predicibilità di successo.